Easter in Usa!

Bene, ora che è passata quasi una settimana possiamo affrontare abbastanza serenamente questo argomento! 😀

Parlare di Pasqua e Pasquetta lontani più di 10000 km da casa non è facile. Cioè.. negli ultimi anni siamo sempre rimasti in Toscana per Pasqua, quindi comunque non a casa. Ma un conto è essere lontani in Italia, un conto è essere lontanissimi in Usa.

I giorni “normali” non si avverte tanto la distanza, ma i giorni festivi si sa che il pensiero va sempre e più forte alla famiglia e alla condivisione dei momenti di festa insieme. Una lieve e latente nostalgia si è insinuata in maniera abbastanza indolore dai…

In Usa l’arrivo della Pasqua si sente già un mese prima. In tutti i supermercati c’è un angolo (immaginatevi un Grande angolo) con fiori, palloncini, conigli, uova di carta, di cioccolato. Corridoi e corridoi (almeno 5,6) di confezioni pasquali con giocattoli.

La nostra Pasqua non ha visto né acquisti di cesti pasquali, né abbuffate, né grandi tavolate di chiacchiere e risate. Appena svegli, in Italia era l’ora di pranzo, quindi una telefonata a casa ha visto il passaggio di consegna telefono tra tutti i parenti della tavolata! Dopo i saluti e gli auguri ci siamo mobilitati per il pranzo. Siamo andati in un posto vicino casa che si chiama Italian Market! (abitiamo fortuitamente nell’Italian Village!) Il locale è un piccolo market/ristorante con finestre che incorniciano dei tavoli vista strada. Caratteristico, tipico, decisamente americano.

Non avevamo voglia di grandi piatti (che a differenza di quello che si pensa, si trovano…non come in Italia, ma si trovano) e abbiamo mangiato un’insalatona con il bacon e un sandwich pieno di soppressata, provolone e altre cose tipiche italiane. Il panino si chiamava Italian Sub. 😀 Ps. L’Uovo di Pasqua mancava e ci siamo “consolati” con una cheesecake. Ovvio.

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“Affacciati” alla finestra ci siamo fatti coccolare dai profumi di un inizio di primavera insolito, che quel giorno riscaldava l’aria con più di 20 gradi. Una passeggiata nell’Italian Park e casa.

Al telefono mi aspettava mia mamma… – Cosa avete fatto allora? Avete mangiato? Cosa???! Un panino!????

Sacrilegio!!!!!! Già pranzare con un’insalata in tempi di pace è un oltraggio. Figuriamoci a Pasqua. Capisco. Chiedo venia. E prometto che appena tocco terra italiana pizza, carne, pasta e tanto altro non me li toglie nessuno.

Family… torno presto! 😉

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