La sorprendente serenità dei commessi.

Sono tanti i luoghi comuni che caratterizzano gli Stati Uniti. Che la società americana sia una società consumistica è uno di quelli. Bene. Non è un luogo comune. Questo atteggiamento è percepibile ovunque. Che si parli di turismo, di cibo o di acquisti.

Oggi volevo rendervi partecipi di quello che ho scoperto su questo mondo che, considerata la mia esperienza italiana, conosco abbastanza bene. Ho fatto per 4 anni l’addetta vendita/responsabile di un corner e, ahimè!, in Italia quello che accade dietro le quinte, forse è percepibile anche da una clientela distratta e disinteressata.

– Sorridete! Assillate la gente senza assillarla! Non chiacchierate! Dite buongiorno anche se siete in magazzino! Bottiglie d’acqua nascoste! Bagno solo se è strettamente necessario! Siate carine, col sorriso ma vendete!! Se il cliente vuole una magliettina dovete vendergli anche scarpe, pantaloni e sciarpa! – Cellulari in borsa! Nell’armadietto. Nello spogliatoio. Pena il licenziamento.

Ecco. In un mese di America ho notato, sbalordita, che:

  • I camerieri sono felici di fare i camerieri. Sono tantissimi. Ognuno ha i suoi tavoli. Si presentano quando arrivi e sono a disposizione per ogni cosa. Senza tono reverenziale, senza finti sorrisi, senza prese in giro, senza correre da un tavolo all’altro. Lavorano con calma e sono felici di lavorare. Quando uno finisce il turno, ti saluta, ti presenta il suo sostituto e va a casa. Sì, è successo anche questo!

 

  • I cassieri dei supermercati (anche loro tantissimi) sono quasi tutti sorridenti. Se alla loro cassa non c’è nessuno prendono il loro iphone per qualche secondo, poi arrivi tu, rimettono a posto il cellulare e ti fanno il conto. Chiacchierano con i loro colleghi senza che ci siano dei “corvi” pronti a scovarli per far loro il ca@@@tone del secolo.

 

  • Gli addetti agli sportelli, negli uffici pubblici, nelle biglietterie, al cinema hanno il loro bibitone a portata di mano. Perché se hanno bisogno di bere non devono andare a nascondersi in magazzino o chiedere il permesso al capo. Riescono a lavorare e a bere insieme! Che magia…

 

  • Da Macy’s i commessi (che hanno quasi tutti dai 50 anni in su) fanno il loro lavoro canticchiando. C’è chi piega i capi in reparto, chi aggeggia alla cassa. Anche di sabato pomeriggio nessuno è in SuperServizio (per i non addetti “essere in super servizio” vuol dire stare come sagome per ore ad aspettare che arrivi il cliente per assillarlo, perché se lui ti vede che pieghi delle maglie, ci rimane male!). Si respira armonia, se hai bisogno ci sono (e sono contenti di esserci) e se non hai bisogno si fanno gli affari loro.

 

  • Ci sono sconti ogni settimana ed è sempre tutto in ordine. Non devono prepararsi psicologicamente all’arrivo dei saldi come se andassero in guerra. I divieti, i finti sorrisi, lo stress, l’essere in 4 invece di 10 a lavorare…Tutto questo non esiste. (o sono veramente, veramente bravi a simularlo!) E moltissimi negozi sono aperti 24h, ma probabilmente questo è un Paese più civile dove esistono i turni, questi sconosciuti!

 

😀 E’ evidente il mio sarcasmo! Per me, però,  è stato davvero sorprendente notare queste cose. Chi mi conosce bene e ha lavorato con me sa che, nonostante tutto, ho sempre preso il meglio da questo lavoro. Dal primo all’ultimo giorno. Non ho mai sorriso sotto tortura e tutti per me sono stati come una grande famiglia. Ma per me è stata un’eccezione. Qui questo atteggiamento è la regola.

 

 

 

 

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