Quando ho saputo dell’Ohio dopo aver digitato “Musei a Columbus” la seconda cosa è stata “Eventi a Columbus”. Del concerto del Boss sapevo quindi da novembre… ed ero molto contenta soprattutto per Antonio che è un suo fan! 🙂
I mesi sono passati, un evento tira l’altro e voilà…un paio di settimane fa abbiamo comprato i biglietti. Ero emozionatissima perché vedere in America il concerto di una star americana ha il suo fascino a priori.
Lo spettacolo è stato fantasmagorico. Bruce Springsteen ha 66 anni, una vitalità, un entusiasmo, un romanticismo, una grinta e una voce da alieno. Ha “camminato” sdraiato sulla folla, ha cantato con due bambini, ballato con due donne, bevuto con un fan. Insomma…straordinario! Per non parlare delle quasi 4 ore di concerto di fila. Avevo sete per lui e continuavo a chiedermi come facesse. Appena finiva una canzone ripartiva con “One! Two! Three! Four! Come on!” e soltanto in qualche mini pausa la gente aveva il tempo di applaudire e di mormorare “Bru, bru, bru, bru!” che a me sembrava “Bu!Bu!Bu!” 😀
Ma, concerto a parte, il bello c’è stato anche prima e dopo.
(Quando gli americani finiranno di stupirmi, chiuderò il blog. 😀 )
Il giorno precedente avevo ricevuto una email con mappa allegata di tutti i parcheggi presenti attorno all’arena. (!!!) Ho pensato che ci sarebbe stato il caos, ma poi ci siamo detti che con piantina alla mano avremmo trovato posto in un parcheggio o nell’altro. Siamo partiti alle 6 pensando di rimanere imbottigliati e invece alle 6.30 eravamo nel bar dell’arena a mangiare le nostre patatine.
Come è stato possibile tutto ciò?!?????
Già dal raccordo, cartelli segnaletici invitavano alla prudenza per Heavy Traffic Concert. Poliziotti, praticamente in mezzo alla superstrada, dirigevano il traffico. Tutti in fila a seguire indicazioni. Altri uomini che ti indicavano il parcheggio in cui entrare e ti guidavano ai primi posti disponibili chiudendo tutte le aree già occupate. Con una incredulità disarmante, seguendo il flusso, abbiamo parcheggiato nel giro di 5 minuti. Parcheggio GRATUITO. Nessuna clacsonata, nessuna rissa, nessun giro a vuoto. Per un evento di quelle dimensioni. Maaaaaaah!
All’uscita c’erano ragazzi che tramite apparecchi luminosi ti indicavano la strada da percorrere per tornare al parcheggio, dirigendo l’alternanza di macchine e persone. Altri giovani guidavano una sorta di risciò molto artigianale con il quale, se volevi, ti accompagnavano alla tua auto. o.O
Tutte le macchine in fila, senza nessuno che cerca di superare l’altro. Tutti in ordine, con calma. Felici e pazienti, direi.
Mi è venuto in mente quello era successo dopo il concerto di Bruce a Firenze. Circonvallazioni bloccate, bus strapieni, taxi tutti occupati. Ci abbiamo messo 2 ore per tornare a casa. Why?!???????
Tutto rimane come sempre un mistero.
this blog will go on forever…or for the remainder of your stay…and even then you will be writing wishing you were back in the US and to the way things were done in the US…mark my words!!!
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😀 !!!
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