E’ da un po’ che non vi arrivava la mail…”LittleRoseinUsa ha pubblicato un nuovo post”?.
LittleRose è tornata a scuola. In un caldo giugno statunitense e alla tenera età di 30 anni. Con zaino pieno zeppo di libri, compiti per casa, appello quando si arriva e compito in classe! o.O
Quando sono arrivata il primo giorno e ho visto i banchi come quelli del Liceo, ho pensato ” Wow!!!”. Ad un certo punto, completamente calata nella parte, ho cercato la mensolina che avevamo sotto il banco per conservare i libri momentaneamente. Ve la ricordate?!! Non c’era. 😦 SACRILEGIO.
Alle prime lezioni c’erano un’attenzione ed un silenzio che si tagliava l’aria con un coltello. Adesso, appena il prof. Jon va via per qualche minuto e ci assegna qualche esercizio per ingannare il tempo, la classe diventa anarchica. Ognuno inizia a “chiacchierare” con il compagno di banco, prende cellulari, non fa gli esercizi. Insomma. Evidentemente, nonostante l’età, a tutti piace fare gli scolari discoli.
Ovviamente il mio approccio al corso di inglese non è come l’approccio all’anno scolastico che frequenti quando hai 15 anni. Sono super motivata. Più studio, più ascolto, più imparo. E quindi…quando si scherza si scherza. Quando si studia…passo ore e ore a casa a fare gli Homework sul WORKBOOK. A 30 anni.
Ma l’età è un numero. 🙂 Lo sappiamo tutti che non si finisce mai di imparare!!!
Per fortuna l’altro corso che seguo è più “easy”. Ve lo ricordate Charlie? Il simpatico vecchino che vi avevo descritto quando vi ho parlato del test di ingresso? Tazza di Snoopy, giubbottino di jeans e capelli bianchi? E’ il mio prof!!!!!!!!
73 anni. Ha iniziato da 5 a fare questo lavoro. (Da notare la differenza di approccio rispetto al lavoro in Italia). Credo lo faccia per sport. Ci dice continuamente che è lui che impara da noi, dalle nostre culture e che questo lo rende molto felice. E’ un po’ un tipo all'”Attimo fuggente”. Facciamo lezione andando in un Coffee Shop o passeggiando sul fiume. Ieri si è seduto sul banco con i piedi sulla sedia…per intenderci. (Nel caso salga sul banco in piedi e inizi e declamare versi ve lo comunicherò prontamente). 😀
Insomma, professore serissimo per “English Grammar” e Teacher fuori dagli schemi per “American Conversation”. Le 6 ore del Martedì e del Giovedì sono lunghe ma alla fine, inspiegabilmente, arrivano sempre le 17.30. Non c’è la campanella. Ma la gioia/soddisfazione/stanchezza è la stessa del Liceo.
Quando dico “chiacchierare” tra le virgolette è perché, ovviamente, siamo lì per imparare l’inglese. Ognuno ha il proprio accento e soprattutto ognuno sa l’inglese che sa. Non trovi un americano (non parliamo degli italiani poi…) neanche a pagare caro. E ti devi arrampicare su specchi e muri per capire e interpretare quello che soprattutto ragazze somale, egiziane, turche stanno cercando di dirti nel loro inglese, con il loro accento.
Questo ovviamente fa parte del pacchetto “Hai voluto la bici e ora pedala”. Ma tutto sommato il pacchetto mi piace molto! Conosco anche qualcuno che parla un inglese più comprensibile e col quale riesco a comunicare cercando di applicare le regole grammaticali e le nuove parole che imparo! E, come Charlie, sono contenta di conoscere costumi e usanze dei miei classemates!
“I viaggi cominciano sempre facendo il primo passo.” 🙂
Never Give Up e sempre…Go Warriors! Domenica c’è la finale! Poi prometto che non vi stresso più. 😀